Guardia di Finanza di Potenza: Lotta al sommerso ed all'immigrazione clandestina. Scoperti cinque lavoratori "in nero”

La Guardia di Finanza annette particolare importanza ai servizi di contrasto al lavoro nero, poiché danneggiano i lavoratori, parte debole del rapporto di lavoro, e nuocciono alle imprese oneste e rispettose delle regole. Più in dettaglio, sono stati i finanzieri della Tenenza di Maratea che, nel corso di servizi di controllo finalizzati al contenimento del contagio da Covid-19, hanno individuato una panetteria e un ristorante che si avvalevano di maestranze assunte irregolarmente.
Per i 5 lavoratori in “nero” sono state omesse la regolare registrazione e le previste comunicazioni di assunzione. Pesanti le sanzioni pecuniarie constatate dalle fiamme gialle, che oscillano da un minimo di € 39.827,00 ad un massimo di € 130.468,00, tenuto conto del protratto lasso temporale di sfruttamento della manodopera irregolare. Per il lavoratore risultato fruitore dell’indennità di disoccupazione, è stata attivata l’INPS per le pertinenti azioni di recupero delle somme.
Per i tre sprovvisti di permesso di soggiorno, l’imprenditore è stato denunciato dalle fiamme gialle all’Autorità Giudiziaria per l’impiego di manodopera clandestina. Nei confronti dei cittadini irregolarmente presenti sul territorio dello Stato sono state avviate e concluse le pratiche per il rimpatrio. Infine, i finanzieri hanno altresì accertato violazioni relative al possesso del green-pass rafforzato in capo ai lavoratori dipendenti, con la conseguente applicazione delle sanzioni previste a carico del datore di lavoro.

Questo è un articolo pubblicato il 15-03-2022 alle 22:46 sul giornale del 16 marzo 2022 - 86 letture
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